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Hessdalen is a small valley in the central part of Norway. At the end of 1981 through 1984, residents of the Valley became concerned and alarmed about strange, unexplained lights that appeared at many locations throughout the Valley. Hundreds of lights were observed. At the peak of activity there were about 20 reports a week. Project Hessdalen was established in the summer of 1983.
I fenomeni luminosi ma anche i corpi strutturati che sono descritti nella valle di Hessdalen, nella Norvegia centrale, almeno dal dicembre 1981 (ma secondo alcuni avvistamenti casuali in zona potrebbero esser fatti risalire alla fine del XIX secolo) hanno costituito l’oggetto iniziale d’interesse del CIPH, sorto con lo scopo di sostenere e favorire la ricerca scientifica su questi fenomeni.
Gli HP costituiscono uno snodo cruciale per lo studio degli LTPA soprattutto perché in quella remota località dell’Europa settentrionale, per una serie di circostanze è stato possibile svolgere una serie di ricerche sistematiche di ricerche che hanno fatto uso di una vasta gamma di strumentazioni volte a registrare i fenomeni ed a rilevare una serie di parametri fisici sempre più vasta.
Il CIPH opera dal 2000 in stretta coordinazione con il Project Hessdalen animato dall’ing. Erling Strand, che lavora presso l’Università Østfold di Sarpsborg e dall’ingegnere Bjørn Gitle Hauge ed è il CIPH che ha favorito o organizzato una serie di campagne di studio che oltre a produrre una lunga serie di risultati stanno portando allo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate destinate in modo specifico all’analisi delle varie componenti (ottica, elettromagnetica, geomagnetica, spettroscopica, ecc.) dei fenomeni di Hessdalen. Ampio ma ancora insufficiente è il coinvolgimento di astrofisici, fisici e ingegneri elettronici.
Lo studioso Bjørn Hauge ritiene che gli studi condotti dal 1998 avrebbero chiuso il problema dell’esistenza del fenomeno. A suo avviso esso sarebbe reale, si tratterebbe di un qualcosa che volava e le cui caratteristiche lo renderebbero “unico”. Certo, nel corso delle missioni erano state realizzate interessanti riprese video e fotografiche, ma non occorre dimenticare che il fenomeno si è rivelato più elusivo di quanto non si pensasse. Irradierebbe energia, ma ancora non c’è sicurezza circa le sue tracce elettromagnetiche.
Originally posted by gilbavel
reply to post by hande
What the hell is it we're looking at?